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AMBIENTI PER LA CULTURA DELL’I  NFANZI
AMBIENTI DA GUARDARE e trasformare
laboratori di educazione al visivo e alla polisensorialità
segni, colori, materiali, fotografia e immagini in movimento
Come è fatta l’arte? E come comunica?
L’ intento è quello di costruire con bambini e adulti relazioni di consuetudine con l’esperienza estetica (estetica nella sua etimologia significa, appunto: rapportarsi a qualcosa attraverso i sensi) e con le arti visive.
I laboratori sono occasione per conoscere praticamente i mezzi e i processi espressivi, comporre con essi. Possiamo concentrarci, per esempio, sulla conoscenza di un gesto o di un segno (ciò che viene prima del disegno), di un materiale, di una tecnica, oppure sulla poetica di un’artista.
Come insegna, ancora una volta, Munari: il fare precede il guardare.
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